Chablis&Vernaccia di San Gimignano

Chablis e Vernaccia di San Gimignano

di Filippo Bartolotta

Chi avrebbe mai pensato fino a pochi mesi fa di poter associare in una degustazione la Vernaccia di San Gimignano con uno dei re dei vini bianchi del mondo, lo Chablis.Il primo, lo sappiamo, a causa della eccessiva bellezza e fama della sua citt di origine euro San Gimignano stata dichiarata anche Patrimonio delleuroUnesco - un vino che ha perso la sua identit per confondersi in una miriade di stili molto diversi tra loro, in molti casi di qualit purtroppo discutibile. Almeno fino a che non si verificata uneuroinversione di tendenza che dura da ormai oltre dieci anni. Dai primi anni euro90 infatti la Varnaccia ha sottolineato la sua vocazione verso la qualit, da sempre perseguita da un gruppetto di aziende storiche tra cui vale la pena citarne alcune come Montenidoli, Vagnoni e Pietrafitta. Il vero timoniere di questa nuova rotta stato senza dubbio Panizzi il quale, tra leuro89 ed il euro90, ha cominciato a produrre un vino con tecniche vitivinicole moderne e con leuroobbiettivo della qualit. Fattori questi che hanno motivato molti altri produttori, spingendoli a migliorare la propria offerta.Inoltre a partire dal 2005, con leuroevento Vernaccia Vintage, cio leuroassaggio di campioni di Vernaccia di oltre 30 anni di et, quasi tutte ancora fresche e profumate, si riusciti a dimostrare la vocazione alleuroinvecchiamento di questo bistrattato vitigno. Con una capacit di superare i decenni degna dei grandi bianchi francesi.Proprio da questeuroultima esperienza nata leuroidea di continuare il percorso della qualit confrontandosi con uno dei pi rinomati vini bianchi da affinamento per scoprire se davvero la Vernaccia ha il potenziale accennato in precedenza.Il 20 febbraio 2005 stata dunque la data prescelta per il match. Nelleuroangolo destro, padrona di casa, stava la Vernaccia, con sei campioni scelti direttamente dal Consorzio di tutela. Alleuroangolo sinistro scalpitava invece lo Chablis, chardonnay tra i pi blasonati, potremmo dire il eurodetentore del titoloeuro.Ecco allora la sfida Vernaccia Vs. Chablis. Una sfida non agonistica, indetta un poeuro per gioco, un poeuro per passione, un poeuro per offrire spunti di riflessioni utili ad entrambi i territori. Un confronto teso ad intrecciare le due realt enologiche per mostrarne affinit e differenze. San Gimignano metteva sul tavolo euro anzi nei calici euro la propria storia centenaria, il proprio marchio Docg (primo ad ottenere la Doc in Italia), la propria anima di vino-vitigno tutto toscano (eurovernacciaeuro deriva da eurovernaculumeuro, cio originario e tipico di un luogo) e soprattutto il lavoro di un consorzio e di alcuni produttori che seguono la via della qualit con costanza e impegno. Chablis, da par suo, rispondeva con lo charme di piccolo territorio borgognone dove il vino di casa da mille anni e dove lo chardonnay ha caratteri minerali unici. Qui, a met strada tra Lione e Parigi, il terreno composto per la maggior parte da fossili di ostrica euro responsabili della sapidit minerale dei vini euro e la classificazione dei vini segue molto da vicino questa conformazione geologica: Grand cru, Premiere cru, Chablis e Petit Chablis, cio una divisione che conduce dai terreni pi vocati sino a quelli di minor pregio.La degustazione condotta dal mitico Ernesto Gentili, curatore della Guida dei Vini delleuroEspresso, e Raul Salama, caporedattore per leuroItalia de La Reveue du vin de France, ha messo a confronto sei campioni delleurouno e sei campioni delleuroaltro vino di annate a partire dal 2004 per arrivare al 1990.Prima di vedere leuroesito della degustazione necessario premettere alcune considerazioni di carattere filosofico-produttivo delle due realt. Come gi accennato, lo Chablis cresce di pregio in base alla appellation, cio in base alla dislocazione delle vigne: in sintesi possiamo dire che alla base delle colline vitate si trovano le appellation controle pi commerciali, mentre salendo si incontrano i Premier Cr ed infine i Grand Cr. In maniera altettanto francese, al salire della gerarchia di qualit salgono proporzionalmente anche i prezzi: un Premier Cr esce mediamente dalla cantina tra i 10 e i 15 euro, un Grand Cr esce tra i 25 e i 40.Per la Vernaccia il discorso differente. Il concetto di Cr, sebbene seguito in molte aree produttive italiane, basti pensare al Barolo, non pu essere usato secondo i nostri termini di legge. Cio in Italia le Denominazioni definiscono un territorio delimitato, alleurointerno del quale non si pu affermare che una determinata zona migliore strutturalmente delleuroaltra. E quindi i prezzi dei vini sono di necessit pi allineati tra di loro e pi costanti (basti pensare che Panizzi metteva fuori la sua Vernaccia base nel 1990 a 5.000 e oggi la vende a soli 5).Altro elemento che merita sottolineare la chance concessa ai produttori di Chablis di chaptalizzare il vino (aggiungere zuccheri), operazione che in Italia vietata per legge. E che in alcuni casi pu rendere pi completi i vini dei nostri cugini deurooltralpe.Passiamo al cuore della sfida. I primi tre campioni di Chablis presentati erano dei 1er Cr, mentre i secondi erano dei Grand Cr. Per quanto riguarda la Vernaccia, invece, si andava da etichette base di annata a riserve, sino ad una Vernaccia base 1990.Gli AssaggiCoppia N 1Vernaccia di San Gimignano, Tenuta Mormoraia 2004 15.9Con sentori di pietra focaia al naso, resi pi interessanti da un intenso tocco di agrumi. Un poeuro meno robusta dello Chablis Laroche, sebbene di buona struttura, con una carattere sorprendentemente rotondo ma al tempo stesso fresco e speziato.Chablis Domaine Laroche 1er Cr, Fourchaumes Vieilles Vignes 2003 16.5Gi aperto con un bel sentore burroso, traccia di una mallolatica svolta, e pesca matura. Grandi aromi di frutta matura e anche di intensa mineralit. Struttura enorme con ottima acidit, corpo che riempie il palato e un finale molto lungo.Coppia N 2Vernaccia di San Gimignano, Fattoria Abbazia di Monteoliveto, LaGentilesca 2004 15.5Dal color paglierino intenso (pi scuro dello Chablis), con un naso ancora un poeuro chiuso in cui sono per presenti delicati sentori di tostato e di legno di rovere, soprattutto nel finale. Sentori che ritornano in bocca in maniera forse un poeuro troppo travolgente rispetto alla componente fruttata.Chablis William Fvre, 1er Cr, Vaulorent 2003 16.4Del colore delleurooro, dal naso inizialmente pi chiuso della Vernaccia, si apre in seguito in profumi di miele e minerali.Al palato mostra un contenuto alcolico leggermente pungente, dimostrandosi anche lo Chablis pi austero tra quelli in assaggio.Coppia N 3Vernaccia di San Gimignano, Az. San Quirico, Campi Santi 2001 15.6Bel colore dorato e altrettanto bel tocco minerale, completato da note speziate, di mandorla e di frutta matura, soprattutto banana. Spiccata e piacevole acidit in bocca, giusta spalla e un carattere ricco e corposo con una buona persistenza, ma con alcuni sentori ossidativi.Chablis Domaine Raveneau, 1er Cr, Chapelots 2002 18Brillante deurooro, al naso si apre con una splendida burrosit, pesche mature e te verde. In bocca inizia piacevolmente fresco e si evolve con una bella speziatura e un finale molto, molto lungo. Quasi impossibile non berlo.Coppia N 4Vernaccia di San Gimignano, Panizzi , Riserva 1998 16Dal colore dorato e dai profumi netti, sia floreali che di frutta tropicale, con sfumature legnose. Al gusto si rivela matura, rinfrescata ottimamente dalleuroacidit e con un finale piacevolmente lungo.Chablis William Fvre, Grand Cr, Les Clos 1999 18Con una spiccata grassezza burrosa al naso e una sfumatura addirittura animale. E poi pesche mature e mango. Ancora, una splendida freschezza accompagnata da un corpo esteso, forse intaccato da una pungenza alcolica troppo in evidenza.Coppia N 5Vernaccia di San Gimignano, Panizzi, Riserva 1995 18.5Dai riflessi carichi deurooro, con profumi burrosi e di rovere, mandorle, vaniglia e frutta tropicale. Bocca molto ricca e alcolica, ma anche molto rotonda. Finale abbastanza persistente.Chablis Raveneau, Grand Cr, Valmur 1995 18Appare di colore dorato medio, molto elegante e con una tostatura moderata. Sentori animali precedono un corpo possente e un finale senza fine, che protrae la sapidit a lungo.Coppia N 6Vernaccia di San Gimignano, Panizzi 1990 19Lievemente ridotta con un naso floreale e una grande pulizia, una immensa acidit che la rende ancora molto beverina e una sorprendente sapidit. Un vino straordinario, ancora giovane egradevolmente fruttato.Chablis Laorche, Grand Cr, Blanchots 1990 18.5Molto elegante, senza elementi preponderanti. Buona burrosit, bocca fresca e asciutta. Eleganza fantastica, stupendo il finale, sebbene un poeuro troppo austero.
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